Významný objav maľby zo 16. storočia v kapitulnom kostole Veľkého Bailiwicku na Sicílii.

IMPORTANTE SCOPERTA DI UN DIPINTO DEL ‘500 NELLA CHIESA CAPITOLARE DEL GRAN BALIATO

(a sinistra il vecchio dipinto del ‘700 che copriva il dipinto del ‘500 ora scoperto)

Grazie all’iniziativa del Gran Baliato di Sicilia, che nei mesi scorsi aveva promosso il restauro del dipinto e della cornice posti all’altare maggiore della Chiesa Capitolare del Sacro Cuore, poi realizzato dalla Sovrintendenza ai beni culturali della Regione Siciliana, è venuto alla luce un preziosissimo dipinto del ‘500, raffigurante la visitazione della Vergine a Santa Elisabetta, attribuito dagli esperti dell’Ordine al pittore fiammingo Simone de Wobreck.

Simone De Wobreck, nato ad Haarlem nelle Fiandre nella prima metà del XVI secolo e morto a Palermo dopo tra il 1587 e il 1597, fu un celebre pittore fiammingo e giunse a Palermo agli inizi del 1558 con l’incarico di realizzare una grande tela, oggi non rintracciabile, raffigurante La Cena in casa di Simone per il monastero di San Martino delle Scale. Dall’importanza della committenza si ricava De Wobreck già al momento dell’arrivo in Sicilia era conosciuto e stimato per i successi riscossi.

Negli anni successivi inizia a lavorare per il Palazzo Reale di Palermo che dopo un periodo di parziale abbandono, in quegli viene restaurato per volere del Viceré Giovanni De Vega e torna agli antichi splendori anche per merito dei successori, i Viceré Juan de la Cerda, Carlo d’Aragona Tagliavia e soprattutto Marco Antonio Colonna che si insedia a Palazzo Reale il 24 aprile 1577 dopo un trionfale ingresso in città rimanendovi fino al 1584. Per il Palazzo Reale De Wobreck consegna nel 1560 una “Pittura dell’isola di Sicilia” e successivamente restaura la Sala delle Quattro Colonna, oggi denominata Sala dei Venti, decorandola con vetrate colorate.

(Simone de Wobreck – Circoncisione di Gesù presso la Chiesa di San Domenico a Castelvetrano)

Riceve diversi incarichi da parte delle più importanti famiglie nobili siciliane come i Branciforte che gli commissionano un quadro ad olio raffigurante la Madonna delle Grazie con il figlio in braccio, San Francesco di Paola e Sant’Oliva. Questo quadro è da identificare con quello che si trova a Palermo, nella Galleria di Palazzo Abatellis in Sala Verde accanto ad altre due opere dello stesso Simone De Wobreck.

Successivamente si dedica ai temi sacri dipingendo nel 1562 La Pentecoste, prima installato nell’atrio del Ospedale Magno di Palermo oggi anch’esso a Palazzo Abatellis, nel 1567 il quadro raffigurante San Guglielmo per la chiesa di Sant’Agostino di Palermo dove è possibile ammirarlo tuttora e nel 1581 l’Assunzione della Vergine appartenente sempre alla Galleria di Palazzo Abatellis. Divenendo sempre più famoso inizia ad essere chiamato a realizzare opere in diversi luoghi della Sicilia che aveva eletto a sua terra adottiva. Viene chiamato a dipingere da committenze nobili e religiose di varie zone dell’isola. Nel duomo di San Giorgio Martire di Caccamo (in provincia di Palermo) si trova il dipinto l’Andata al Calvario del 1582, un tempo collocato nella chiesa di San Francesco della stessa Caccamo; nella realizzazione di tale opera il De Wobreck si ispirò al tema trattato da Raffaello Sanzio nello Spasimo di Sicilia in quell’epoca ammirabile nell’omonima chiesa di Santa Maria dello Spasimo a Palermo ed oggi appartenente al Museo del Prado di Madrid. Il tema del Calvario si ripropone nella tavola del De Wobreck conservata nella chiesa di Santa Maria Maddalena di Ciminna.

È del 1585 la Madonna del Rosario con i Misteri conservata nella Pinacoteca del Castello di Grifeo a Partanna, come anche l’Adorazione dei Magi ammirabile al Museo del Castello Ursino di Catania e La Flagellazione, esposto al Museo Diocesano di Palermo. L’ultimo dipinto del De Wobreck realizzato insieme all’allievo Giulio Mosca risale al 1587 e raffigura San Sebastiano, opera custodita in una cappella presso la chiesa di Sant’Agostino a Palermo.

Muore tra il 1587 e il 1597: infatti non si hanno ulteriori notizie del De Wobreck dopo il 1587, anno della sua ultima opera che venne completata dal suo allievo Giulio Mosca; tuttavia è certo che nel 1597 fosse già morto e seppellito nella chiesa di San Marco a Palermo poiché così risulta dal testamento del medesimo allievo che chiede di essere seppellito accanto alle spoglie del suo Maestro nonché dal testamento della moglie, Maddalena De Wobreck che pure chiede di essere tumulata in San Marco.

La sua pittura si caratterizza per la luce e i colori brillanti e talvolta per la presenza di una folla di personaggi. Fu un artista rinascimentale di formazione fiamminga arricchita dal gusto italiano che trovò a Palermo il terreno fertile per la propria opera.


IMPORTANT DISCOVERY OF A 16TH CENTURY PAINTING IN THE CAPITULAR CHURCH OF THE GRAND BAILIWICK

(left, the old painting from the 1700s that covered the now uncovered painting from the 1500s)

Thanks to the initiative of the Grand Bailiwick of Sicily, which in recent months had promoted the restoration of the painting and frame placed on the high altar of the Sacred Heart Chapter Church, then carried out by the Superintendency of Cultural Heritage of the Sicilian Region, a priceless 16th-century painting depicting the Visitation of the Virgin to St. Elizabeth, attributed by the Order’s experts to Flemish painter Simone de Wobreck, has come to light.

Simone De Wobreck, who was born in Haarlem in Flanders in the first half of the 16th century and died in Palermo afterwards between 1587 and 1597, was a celebrated Flemish painter and arrived in Palermo in early 1558 with a commission to paint a large canvas, now untraceable, depicting The Supper in Simon’s House for the monastery of San Martino delle Scale. From the importance of the commission it is clear that De Wobreck was already known and respected for his successes at the time of his arrival in Sicily.

In the following years he began to work for the Royal Palace of Palermo, which after a period of partial abandonment, in those was restored at the behest of Viceroy Giovanni De Vega and returned to its former glory also thanks to his successors, Viceroys Juan de la Cerda, Carlo d’Aragona Tagliavia and especially Marco Antonio Colonna, who took up residence in the Royal Palace on April 24, 1577 after a triumphant entry into the city, remaining there until 1584. For the Royal Palace De Wobreck delivered a „Painting of the Island of Sicily“ in 1560 and later restored the Hall of the Four Columns, now called the Hall of the Winds, decorating it with stained glass windows.

He received several commissions from the most important Sicilian noble families such as the Branciforte family, who commissioned him to paint an oil painting depicting Our Lady of Grace with her son in her arms, St. Francis of Paola, and St. Oliva. This painting can be identified with the one that is in Palermo, in the Gallery of Palazzo Abatellis in Sala Verde next to two other works by Simone De Wobreck himself.

(Simone De Wobreck Circumcision of Jesus at the Church of San Domenico in Castelvetrano)

Later he devoted himself to sacred themes, painting in 1562 The Pentecost, first installed in the atrium of the Ospedale Magno in Palermo today also in Palazzo Abatellis, in 1567 the painting depicting St. William for the church of St. Augustine in Palermo where it can still be admired today, and in 1581 the Assumption of the Virgin belonging also to the Gallery of Palazzo Abatellis. As he became more and more famous he began to be called upon to produce works in various places in Sicily that he had elected as his adopted land. He was called to paint by noble and religious commissions in various parts of the island. In the dome of San Giorgio Martire in Caccamo (in the province of Palermo) is the painting the Going to Calvary of 1582, once located in the church of San Francesco in Caccamo itself; in creating this work, De Wobreck was inspired by the theme treated by Raphael Sanzio in the Spasimo di Sicilia at that time admirable in the church of the same name of Santa Maria dello Spasimo in Palermo and now belonging to the Prado Museum in Madrid. The Calvary theme is repeated in De Wobreck’s panel painting preserved in the church of Santa Maria Maddalena in Ciminna.

The Madonna of the Rosary with the Mysteries preserved in the Pinacoteca del Castello di Grifeo in Partanna dates from 1585, as do the Adoration of the Magi admirable at the Museo del Castello Ursino in Catania and The Flagellation, exhibited at the Museo Diocesano in Palermo. De Wobreck’s last painting made with his pupil Giulio Mosca dates from 1587 and depicts Saint Sebastian, a work kept in a chapel at the church of Sant’Agostino in Palermo.

He died between 1587 and 1597: in fact, there is no further news of De Wobreck after 1587, the year of his last work, which was completed by his pupil Giulio Mosca; however, it is certain that in 1597 he was already dead and buried in the church of San Marco in Palermo since this is stated in the will of the same pupil who asks to be buried next to the remains of his Master as well as in the will of his wife, Maddalena De Wobreck who also asks to be buried in San Marco.

His painting is characterized by bright light and colors and sometimes by the presence of a crowd of characters. He was a Renaissance artist of Flemish training enriched by Italian taste who found fertile ground for his work in Palermo.

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